Aprire un parco avventura
L’Associazione riceve quasi giornalmente richieste di informazioni sull’apertura di parchi avventura. Sui siti delle principali ditte costruttrici di percorsi acrobatici sono presenti adeguate informazioni. In linea di principio è importante la localizzazione del sito: il più bel bosco italiano non risponderà adeguatamente in termini economici se non collocato in un’area raggiunta dai flussi turistici o densamente abitata. Sono da valutare anche gli aspetti della viabilità e le possibilità di parcheggio delle automobili, la presenza di tavolini e griglie per pic-nic, la presenza di collegamento alle reti elettrica ed idrica (che anche se non indispensabili, rendono il sito più vivibile), la possibilità di collocare una casetta in legno per uso magazzino e biglietteria.
Le alberature devono essere di buona dimensione, di non meno di 40 centimetri di diametro o 1,20 m di circonferenza, in buona salute ed in numero adeguato. Alcune essenze sono preferibili rispetto ad altre ma lo studio sulle piante dovrà essere effettuato da un professionista, che ne valuterà le caratteristiche.
Se il bosco è privato, va valutata la presenza di vincoli ambientali, che possono tuttavia essere compatibili con l’installazione dei percorsi. Se l’area è di proprietà pubblica è necessario ottenerne la concessione da parte dell’ente di riferimento.
Realizzata la progettazione del percorso si coinvolge l’Amministrazione comunale la quale, come da parere del Ministero dell’interno, rilascerà una licenza di cui all’art. 68 TULPS, in quanto l’attività del parco avventura è assimilata ad un’attività di spettacolo. La licenza sarà rilasciata dopo che la locale Commissione di vigilanza sui luoghi di spettacolo avrà espresso un parere favorevole sull’agibilità dell’impianto.
Le norme EN15567 prevedono che prima dell’apertura la struttura sia certificata da un ente abilitato. Le norme tecniche sono in genere ad applicazione “volontaria”, tuttavia rappresentano lo stato dell’arte riguardo alla progettazione, realizzazione e gestione di un parco avventura e garantiscono che l’impianto sia realizzato in sicurezza. E’ pertanto indispensabile farvi riferimento, sia all’atto di commissionare la realizzazione un parco che nel corso della gestione. In questo modo l’imprenditore si tutela rispetto alle responsabilità civili e penali derivanti dall’esercizio dell’attività ed i visitatori sono a loro volta garantiti dal fatto che l’impianto è realizzato a regola d’arte. Il costo della certificazione è da valutare come un investimento in sicurezza, che se ben comunicato sui materiali promozionali, rende assai di più di quanto richiede.
Sul piano dei costi, solo a titolo indicativo, bisogna calcolare che ogni attrezzo – cioè ogni gioco che collega un albero all’altro – ha un costo medio di non meno di 3.000 euro, e che un parco è composto in genere da più percorsi, con un numero medio di 40/50 attrezzi, al cui costo aggiungere quello necessario per l’acquisto di caschi, imbragature, utensileria per la manutenzione ecc.