Per garantire la sicurezza delle strutture e definire precise regole di progettazione, costruzione, controllo, manutenzione e gestione, UNI ha pubblicato le norme UNI EN 15567-1:2020 e UNI EN 15567-2:2015, che definiscono i requisiti di sicurezza dei percorsi acrobatici e dei loro componenti e i requisiti di gestione necessari per assicurare un appropriato livello di sicurezza nell’uso di tali attrezzature. La norma è stata aggiornata nel 2014 e pubblicata in italiano nel novembre 2015. Il testo, soggetto a copyright e dunque non riproducibile, è acquistabile online sul sito dell’UNI. Il testo nella traduzione italiana presenta errori significativi e si invita a fare riferimento nel frattempo al testo in lingua inglese.
Lo standard prevede che particolare attenzione sia dedicata alla scelta del luogo dove installare un percorso acrobatico in modo da garantire che si trovi in un’area sicura da cui – in caso di emergenza – sia possibile far defluire rapidamente tutti i partecipanti da qualsiasi punto in cui essi si trovino. Vanno anche presi in considerazione (sia in fase di progettazione sia nella gestione della struttura stessa) fattori locali come la luminosità, l’umidità, il pericolo di alluvioni e valanghe.
E’ anche indispensabile una valutazione della qualità delle essenze arboree, attraverso il parere di un esperto in grado di determinare la condizione fisiologica e meccanica degli alberi utilizzati come supporto dei cavi e delle piattaforme. Una prima valutazione da parte di un organismo di certificazione deve essere eseguita prima di inaugurare il percorso acrobatico; successivamente la valutazione dovrà avere cadenza annuale per analizzare le eventuali variazioni intervenute. I sistemi utilizzati per fissare le piattaforme, le linee di sicurezza e gli elementi devono essere progettati in modo da ridurre al minimo ogni possibile danno arrecato agli alberi.
I materiali utilizzati per realizzare le strutture del percorso acrobatico (legno, metalli, materiali sintetici e compositi) devono essere selezionati e protetti in modo che l’attrezzatura mantenga la sua integrità nel tempo. Un altro elemento da tenere in considerazione è il degrado dei componenti strutturali dovuto all’influsso degli elementi atmosferici in genere: per le funi di sicurezza si devono usare solo funi metalliche di acciaio inossidabile o zincato.
La progettazione e la realizzazione devono essere effettuate con professionalità ed esperienza: i percorsi acrobatici devono essere progettati tenendo in considerazione l’altezza e il peso corporeo dei partecipanti utilizzatori, nella struttura non devono essere presenti bordi affilati a portata dell’utente né aperture che possano rappresentare un potenziale rischio di intrappolamento per gli arti.
Lo spazio libero di caduta (ossia lo spazio interno o circostante al percorso) non deve contenere alcun ostacolo nel quale una persona in manovra o in caduta possa eventualmente impattare: se c’è la possibilità che un utilizzatore possa entrare in collisione con un ostacolo posto nelle vicinanze – ad esempio un albero – si deve installare un appropriato dispositivo di sicurezza, ad esempio un’imbottitura su parte del tronco.
Le norme EN15567 forniscono i metodi di calcolo per la realizzazione dei sistemi di sicurezza individuali (DPI). Questi sistemi devono essere progettati per poter sopportare il peso di tutti i partecipanti ed il carico generato da un partecipante in caso di caduta.
Ma per accedere al percorso è necessario utilizzare imbracature, funi di sicurezza, moschettoni, guanti e caschi: tutti dispositivi di sicurezza rispondenti alle norme tecniche di riferimento. Il fabbricante o fornitore dovrà fornire le istruzioni per la manutenzione, anche per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale (verifiche, manutenzione e immagazzinaggio, registrazione della vita di servizio, identificazione dell’attrezzatura mediante marcatura).
Il progettista del percorso acrobatico dovrà fornire un documento relativo alle regole per l’uso del percorso acrobatico che deve contenere -come minimo – informazioni riguardanti: l’uso degli elementi, le condizioni meteorologiche nelle quali le attrezzature non devono essere utilizzate, il numero di persone ammesse, la tipologia dei partecipanti (altezza minima e peso massimo), il tipo di abbigliamento appropriato, la descrizione dei dispositivi di protezione individuale da utilizzare sui percorsi, il piano di emergenza con la descrizione delle procedure di evacuazione.
Le norme stabiliscono, inoltre, che prima di iniziare un’attività, i partecipanti debbano ricevere da un istruttore una serie dettagliata di spiegazioni su: il tipo di percorso e i rischi connessi, le attrezzature da usare in caso di necessità, il modo in cui utilizzare tali attrezzature, come interpretare la segnaletica posizionata all’inizio di ogni percorso, come identificare gli istruttori e comunicare con loro, cosa fare nell’eventualità di un incidente.
Gli istruttori dovranno spiegare ai partecipanti i principi delle varie tecniche da utilizzare durante i percorsi. Dopo aver ricevuto tutte le informazioni i partecipanti devono superare un percorso di prova prima di poter avere accesso a tutte le attrezzature. L’istruttore dovrà inoltre eseguire un controllo sui dispositivi di protezione individuale che vengono consegnati al partecipante in modo da verificarne anche l’adeguatezza alla taglia dell’utilizzatore.
Per i bambini di età inferiore ai sei anni che accedono ai percorsi è richiesta una supervisione di livello 1, ossia l’istruttore deve poter intervenire fisicamente in qualsiasi momento del percorso, mentre i bambini dai sei agli otto anni devono essere sottoposti a una supervisione di livello 2 , situazione in cui un istruttore è sufficiente che possa vedere chiaramente il partecipante e intervenire verbalmente.
Tutti i percorsi acrobatici devono riportare chiaramente il numero della norma UNI e il nome del fabbricante (o fornitore). All’inizio di ogni “tappa” del percorso devono essere affissi gli avvisi con le informazioni necessarie come, ad esempio, il numero massimo di persone ammesso, tutte le istruzioni speciali (in piedi, seduto, in ginocchio), dove e come agganciarsi, il grado di difficoltà, ecc.. La difficoltà dei percorsi acrobatici o degli elementi deve essere chiaramente identificata: si possono utilizzare i colori in scala da verde a blu, rosso e nero (da facile a molto difficile).
L’edizione 2015 della norma EN15567-1 e EN15567-2 introduce alcune novità: cambia infatti la periodicità delle ispezioni: la ispezione periodica dovrebbe essere eseguita almeno ogni anno solare e con un intervallo massimo di 15 mesi, questa ispezione deve essere eseguita da parte di un Organismo di Ispezione EN ISO/IEC 17020:2012 di tipo A, B o C e deve comprendere la verifica dei percorsi da effettuarsi in altezza. L’utilizzo di binocoli e le ispezioni da terra da parte degli ispettori accreditati, non rispettano dunque la norma e non sono assolutamente consentite. Importante novità è la previsione che nei manuali dei produttori siano indicati altezza e peso minimo e massimo degli utilizzatori dei percorsi. Cambiano anche le modalità ed i livelli della supervisione, che variano a seconda dell’età del partecipante e del tipo di DPI utilizzati: questi ultimi sono classificati da A ad E, dove A, B e C riguardano i moschettoni, semplici o più o meno dotati di dispositivi per ridurre la probabilità di aperture accidentali, D equivale in sostanza a sistemi di moschettoni intelligenti ed E alle linee di vita continua.